Ultimamente negli week mi sto dando alla pazza gioia a gironzolare a destra e a manca e un po’ per volta vi parlerò anche delle mie piccole escursioni.
Ultimamente sono tornata a La Spezia anzi, più precisamente, sono stata a Sarzana ospite della mia amica, in questo caso ho fatto un week più lungo diciamo che il mio fine settimana è iniziato il giovedì e vai!!!

Poichè eravamo ospiti della mia secolare amica, non ci siamo fatti mancare qualche giretto, la zona dove risiede è piacevolmente circondato da piccoli borghi che hanno i loro Manieri o i loro resti come nel caso di Castelnuovo Magra. Per chi non lo sapesse, anche Sarzana ha il suo Castello, situato sulla prima collina chiamata Sarzanello, il Maniero domina dall’alto l’intera Val di Magra, la sua natura e la sua posizione ne fanno uno dei simboli della città di Sarzana.

La sua costruzione risale al 1493 per opera dei fiorentini e porta con sé una notevole storia dove vi hanno dimorato illustri personaggi di periodi storici diversi a partire da Castruccio Castracani e altri personaggi di spicco della Repubblica Genovese. Nelle varie epoche furono fatte delle modifiche anche di fortificazione, difatti durante la Guerra di successione austriaca nel 1747, i soldati di Maria Teresa d’Austria, tentarono di impadronirsi della Fortezza senza riuscirvi. Nel corso del dominio francese invece, la Rocca corse il rischio, non si sa per quale motivo, di essere demolita e fu risparmiata solo per ragioni di tempo in quanto l’operazione doveva compiersi entro tre mesi. Nel 1814, con il passaggio al Regno di Sardegna, fu deciso il ripristino della struttura e nel 1837 venne visitata dallo stesso Re Carlo Alberto.
La sua architettura è piuttosto particolare, La Roccaforte è composta da due elementi distinti: il primo, vero e proprio Castello, è l’elemento principale della fortificazione avente una pianta triangolare, con ai vertici tre bastioni. Questo elemento ospita la struttura vera è propria del Castello; il secondo è un enorme Rivellino in forma di terrapieno fortificato triangolare, quasi delle stesse dimensioni della Fortezza. Contrapposto al primo e collegato attraverso un ponte volante, così da formare con il primo elemento una sorta di rombo costituito da due triangoli.

L’accesso alla fortezza avviene attraversando il ponticello in pietra, che scavalca l’ampio e profondo fossato fortificato.

Il Castello è aperto al pubblico tutto l’anno con giorni e orari prestabiliti, peccato che il pomeriggio che vi ci siamo recati, non era la giornata di apertura “accontentandoci” così della sua panoramica sterna.



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