Ciao a tutti!!! Come avrete notato da diverso tempo non ho più postato le poesie di Filippo semplicemente perché avevo terminato quelle che dal suo blog ero riuscita a salvare, poi sapete anche voi che non è più stato rinnovato e quindi non ne avevo più a disposizione, la scelta sarebbe potuta essere e vi avevo pensato, quella di ri-postare le precedenti ma… siccome sapevo che ne potevo copiarne di nuove dal suo profilo Instagram, ho approfittato del periodo della chiusura dell’ufficio per le feste natalizie per avere il tempo di copiarne delle altre appunto dal profilo di Ig. e d’ora in poi riprenderò una volta al mese a postare una poesia per continuare a tenere vivo il suo ricordo tra noi.
Vi dico la verità leggendo tanto di lui sul suo profilo Ig mi era tornata in testa l’idea di copiare le sue carte a carbone e presentazioni musicali che ha costantemente fatto perché Fil, come ho sempre detto e come tutti voi ben sapete, non era solo poesia ma tanto altro… invece mi sono sentita di abbandonare l’idea poiché, per fare le cose per bene, dovrei chiedere il permesso ai reciproci autori delle sue recensioni, sinceramente diventa lunga lunga e impegnativa molto la cosa, per cui sempre per non incombere in equivoci con nessuno tanto meno con coloro che non conosco, ho preferito lasciare perdere e continuare a postare le sue liriche.

La poesia di oggi nonostante quel parafrasare che lo ha sempre contraddistinto, si comprende bene la profondità dei suoi versi. la data che riporta è di marzo 2021 come noterete dal copyright che pure quello ho copiato a scanso di fraintendimenti.
Auguro a tutti buona lettura.
Angelo senza aliquota
Sono un angelo senza aliquota
nell’iniquo quorum
a bassa quota
in una nota sapida
di salata salita ripida
la vita è una rapida
la calma si dilapida
in una liquida lirica lipida
tra peonie con la lingua bifida
e cagnacci dall’alma insipida
il sangue circola
anche senza un gufo
piccioni da tartufo
grufolano dappertutto
nascondo il mio mondo
nel perineo,
sai mai che qualche babbeo
vada a fare il fariseo
con il CEO dei balordi,
m’abbarbico in bilico sui bordi
di storditi orditi disaccordi
nella metropoli pluviale
solcherò latrine di male
approdando al tuo cuore
Per
Poterlo
Accarezzare
© 23/03/2021 – Lemiecosepuntonet


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