Arriva l’Epifania e tutte le feste se le porta via e meno male aggiungo io.
Ogni anno è sempre così, arrivo al giorno del 6 Gennaio che nonostante il periodo di ferie, sono sfinita tra il cucinare, organizzare, fare, brigare e mangiare, detto tra noi preferisco mille volte e forse mi stanco di meno, quando sono al lavoro. Per l’amore del cielo più che mai piacevole e fatto tutto più che volentieri, ma ogni anno arrivo in fondo alle feste natalizie che torno a lavorare che sono quasi più provata di prima, però devo anche ammettere che nei due anni di segregamento causa Covid, tutta questa “sfacchinata” mi è mancata.
Per il Natale e il secondo giorno tra io e la moglie di mio cugino abbiamo cucinato come se a tavola fossimo in un reggimento in realtà eravamo soltanto in cinque con la zia che data l’età, mangia si può dire poco più di un uccellino, senza contare poi che anche io e la moglie di mio cugino mangiamo poco, in poche parole è stato necessario il congelare tutto ciò che si poteva congelare, tra tutti e cinque abbiamo da campare di rendita in quanto a mangiare per un bel po’ di giorni avvenire e questo, tutto sommato, non è neanche poi tanto un male.
Per l’ultimo dell’anno invece eravamo le solite tre coppie che siamo tutti gli anni e che di anno in anno ci riuniamo alternativamente a casa di uno o dell’altro, quest’anno toccava a noi ospitare gli amici e fin qui tutto ok, ma potete immaginare tre donne che si mettono a cucinare per il cenone ognuna a casa propria cosa c’è saltato fuori? Menù anche in questo caso e come del resto tutti gli anni, per un’infinità di persone quando invece eravamo soltanto in sei e come al solito per fare onore alla cucina altrui, ho spiluccato un po’ di tutto ma poco di tutto come del resto faccio ogni qualvolta che la lista delle vivande presenta tante portate, personalmente non sono una mangiona non ce la posso fare con poco mi sazio e ogni anno per le feste è sempre così: arrivo all’indomani dei grandi pranzi e cenoni che nonostante tutto, sono devastata e sento la necessità soltanto di mangiare passato di verdura per almeno due giorni consecutivi alternandolo all’insalata rigorosamente poco condita perché non ne posso più di condimenti e intingoli vari.
Tutto sommato non ho proprio la cultura del mangiare, so riconoscere i buoni piatti, le prelibatezze mi piacciono ma tutto in dosi mignon, non sono mai riuscita neppure da giovane ad abbuffarmi, qui in Emilia invece è quasi un culto trascorrere delle ore con le gambette sotto il tavolo a mangiare e mangiare, soltanto mio marito è l’eccezione che conferma la regola, anche lui non ama strafogarsi e poi diciamolo, anch’io vi ho messo del mio educandolo al saper mangiare con un certo riguardo, ci credete se vi dico che personalmente mi sazio soltanto a vedere gli altri degustare portate su portate?
Ebbene si, dal canto mio è proprio così quindi, quando arrivo all’Epifania per me è un vero sollievo perché almeno ritorno a vedere e mangiare pietanze più alla portata del mio stomaco e dei miei gusti vegetariani. Per quanto mangio poco, il menù è sempre più “pesante” rispetto alle mie abitudini e arrivo alla fine delle festività che il cibo anche se non ho mangiato eccessivamente, come si suol dire: mi esce dagli occhi.
Ben tornata normalità un po’ in tutti i sensi!!!
E considerato che con oggi siamo giunti al fine settimana, colgo l’occasione per augurare a tutti voi un buon e sereno weekend. By Giusy



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