
Mi ero ripromessa in quanto a covid, di rimanere in silenzio stampa sino ad ottobre, ma non posso astenermi dal fare qualche considerazioni sul green pass.
Dall’inizio di quando ancora era un’idea allo stato embrionale, già da lì tra me e me mi chiedevo a cosa sarebbe servito il green pass se non altro a creare un ulteriore divario sociale.
Non voglio polemizzare sull’argomento non è nella mia indole, però a tutt’oggi che è diventato obbligatorio dal 6 agosto, continuo a pormi la domanda di cui sopra.
Il mio piccolo cervellino seguita a ribadire che questo certificato sia inutile perché comunque, oramai è più che mai appurato che anche se si è vaccinati, il virus lo si può prendere con le medesime probabilità di chi non lo è con la differenza che “probabilmente” lo si prende in forma più leggera, non si dovrebbe essere in condizioni da ospedalizzazione, ribadisco forse e voglio pure sperare che sia così… (anche se i dati di ospedalizzazione di ieri mi darebbero torto…)Va “benissimo” il rischio di prenderlo in forma più leggera, ma anche l’essere vaccinati e senza saperlo essere comunque asintomatici, questo in ogni caso comporterebbe che lo si possa trasmettere a una persona seppur vaccinata che sia. E quindi vaccino o non vaccino, green pass o non green pass, mi pare che sia un po’ come il cane che si morde la coda.
Non parlo certamente per motivi personali, poichè sono vaccinata con entrambe le dosi, ho il mio bel green pass che dal 6 agosto dovrò esibire ogni qualvolta che mi recherò in un ambiente chiuso, sono in regola, ma ciò che più mi dà fastidio è che nessun Ente Sanitario vuole prendersi la responsabilità di rendere il vaccino obbligatorio ma in compenso è diventato obbligatorio avere il certificato lá dove e lá quando si debba andare al cinema, teatro, bar, ristoranti e quant’altro.
E questa parlandoci chiaramente mi sembra tanto essere una bella presa per i fondelli, della serie non mi obblighi al vaccino ma sono obbligato a farlo se voglio frequentare e vivere un minimo di vita sociale.
Vi sono persone che per patologie regresse che hanno, è proprio il loro medico che afferma che il vaccino potrebbe portare loro degli effetti collaterali anche serie e di questi casi personalmente, ne conosco più di uno. Con questa bella trovata del green pass, rimangono esclusi dalla maggior parte della loro vita collettiva, iniziando tanto per fare un esempio, di non poter più recarsi al cinema, all’interno di un bar semplicemente tocca e fuggi per consumare un bicchiere d’acqua, non potranno più andare a pranzo o cena all’interno di un ristorante, mica tutti i locali hanno la possibilità di mettere i tavoli fuori dal locale, in special modo nel centro città almeno per quanto riguarda la mia di città, non vi è tutto questo suolo pubblico da potere occupare con tavolini e sedie per ogni proprietario di bar, ristoranti, pizzerie, pub, gelaterie etc.
Quello che mi dà molto sui nervi, è proprio per le persone che il vaccino lo vorrebbero fare ma causa la patologia che hanno, il vaccino potrebbe essere pericoloso per le loro condizioni di salute. Con l’obbligo del certificato vaccinale li escludiamo da tutto e da tutti… Proprio una gran bella soluzione… Ma forse forse, la butto lì, non sarebbe meglio abolire il green pass e rendere invece obbligatorio il vaccino e, coloro che non possono farlo per motivi di salute, magari potergli rilasciare anche da parte del medico curante, un certificato di esonero dal vaccino? Sicuramente costoro sono una bella minoranza, ma ciò non toglie che non mi sembra assolutamente giusto che vengano esclusi dalla società, mi pare proprio della serie: cornuti e marziati.


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