Nome proprio di persona



Ciao a tutti, l’ altra sera ero in videochat con la mia amica e parlando e nominando i suoi figli mi è sorta spontanea una piccola riflessione su come siamo soggetti ad abbreviare i nomi lunghi e non solo…

La mia amica ha due figli il primogenito si chiama Alberto il quale, sin dall’ età più tenera abbiamo tutti sempre chiamato (genitori compresi) Albe.
A distanza di quattro anni quando è nata la seconda figlia, proprio per ovviare l’ abbreviazione del nome, la mia amica e suo marito hanno scelto di chiamarla Laura.
Sin che la bimba gattonava tutti l’ abbiamo sempre chiamata e coccolata Laura, ma chissà perchè o forse più semplicemente perchè era l’ ultima arrivata e quindi la più piccola, quando ha iniziato invece a camminare abbiamo iniziato non dico proprio col chiamarla, ma quanto meno a nominarla come Lauretta della serie: “come sta la Lauretta, oppure la Lauretta oggi ha combinato questo etc.” e tutt’ ora la maggior parte di noi mia amica compresa, quando la nominiamo o parliamo di lei in terza persona la chiamiamo la Lauretta, solo che la Lauretta oggi come oggi ha ben 24 anni…

Sembra un paradosso tutto questo, abbiamo sempre la tendenza o per diminutivo o per vezzeggiativo a “storpiare” se così si può dire, i nomi propri di persona. Anch’io avendo un nome lungo sono sempre stata chiamata sia dall’ età più tenera col diminutivo, e direi di esserne anche stata ben contenta poichè il mio nome per intero non mi è mai piaciuto. Da quel che ricordo, soltanto quando andavo a scuola alle elementari all’ appello ero chiamata col cognome e il mio nome per intero poi al di fuori dell’ appello sia le maestre, per non parlare alle scuole medie, superiori etc., sono sempre stata chiamata dagli insegnanti nelle circostanze informali col diminutivo, e sono talmente abituata al mio nome abbreviato che a tutt’ oggi in quelle rare occasioni nelle quali devo utilizzarlo per intero o vengo chiamata col mio primo nome, scrivendolo o sentendolo nominare mi pare di non essere io, come se il nome fosse di un’altra persona e non il mio. Questa sensazione non è solo da parte mia, ugualmente la prova anche il figlio della mia amica e pure la mia stessa amica, avendo anche lei un nome lungo ed essendo pure lei sempre stata chiamata col diminutivo sin dall’ età più tenera. Morale della favola a tutti e tre i nostri nomi per intero sembrano non appartenerci, proprio una bella storia!!!

Terminata la videochat con la mia amica, ho iniziato a pormi la domanda se questa tendenza ad abbreviare o addirittura ad allungare i nomi sia una caratteristica prettamente di noi italiani oppure se esista anche in altri paesi europei.

Siccome sono curiosa come non mai, mi sono subito messa sul web a fare una ricerca al riguardo.
Ebbene, ho scoperto che le alterazioni dei nomi di battesimo sia nel francese che nell’ inglese non sono queste delle lingue particolarmente inclini a fenomeni di modifica a differenza del tedesco, una lingua che invece permette delle variazioni, mentre l’ italiano in questo senso concede e ha una certa ricchezza di nomi personali mutabili e abitualmente utilizzati.

5 pensieri riguardo “Nome proprio di persona

    1. … diciamo che in altre lingue c’è meno usanza e soprattutto possibilità di diminutivi e vezzeggiativi con questo però non è escluso che qualche volta non accada…

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  1. nella mia famiglia si sono sempre scelti nomi corti per evitare i nomignoli.. A me avevano deciso di dare il nome Eleonora, che piaceva tanto ai miei genitori ma poi, la paura che mi chiamassero Norina li fece desistere 🙂

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