Saluto a un amico


Ciao Filippo, voglio salutarti e ricordarti con questa tua poesia che insieme avevamo commentato e nella quale io ti dissi “maliziosamente” che vedevo in te un segno di speranza…

Sono un angelo senza aliquota
nell’iniquo quorum
a bassa quota
in una nota sapida
di salata salita ripida
la vita è una rapida
la calma si dilapida
in una liquida lirica lipida
tra peonie con la lingua bifida
e cagnacci dall’alma insipida
il sangue circola
anche senza un gufo
piccioni da tartufo
grufolano dappertutto
nascondo il mio mondo
nel perineo,
sai mai che qualche babbeo
vada a fare il fariseo
con il CEO dei balordi,
m’abbarbico in bilico sui bordi
di storditi orditi disaccordi
nella metropoli pluviale
solcherò latrine di male
approdando al tuo cuore.

di Filippo Fenara

11 pensieri riguardo “Saluto a un amico

      1. Cosa gli sia successo non lo so neppure io, ho evitato di fare domande sia a Ettore che a Manuela in primis perchè non ho tanta confidenza con loro, per intenderci seppur seguendoli e commentando non è come con te , e quindi non volevo apparire curiosa e tanto meno intrigante, intanto sapere o non sapere l’ unica cosa è che Fil non è più tra noi…

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    1. Grazie Ettore avrei anche pensato ogni mese di ricordarlo copiando una sua poesia mettendo tutti i meriti naturalmente, almeno sino a che sarà possibile che il suo blog sia attivo. Personalmente non so se avesse parenti stretti o amici tali che vogliano e possano tenerlo attivo, non so neppure se sia possibile il farlo.

      Piace a 2 people

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