Inizio il post con una piccola anticipazione ossia: il clou del post non sono certo le ferie, ma l’argomento è ben altro che comprenderete man mano che leggerete, il tema “ferie” è soltanto l’anteprima e l’aggancio per ben altra e ulteriore considerazione della serie: lo scoprirete soltanto leggendo 😊.
A quanto sembrerebbe questa estate i commercianti sono pochi coloro che hanno chiuso i battenti per le ferie, almeno qui su Parma, la maggior parte hanno deciso di rimanere chiusi soltanto i tre giorni di Ferragosto e per tutti, la causa maggiore sarebbero le troppe spese e forse aggiungo io, anche i guadagni calati negli ultimi due anni tra il virus e tutta l’incertezza che ha comportato e non soltanto il Covid… Morale della favola questa estate un qualsiasi commerciante o artigiano che sia, non è riuscito a fare una settimana di chiusura della sua attività; mi pare davvero anche assurdo che un qualsivoglia cristiano debba sempre e soltanto rimanere con la testa china sul proprio lavoro e con tutte le preoccupazioni che ne concerne.
Mi viene spontaneo di sentirmi a tale riguardo una privilegiata poiché noi siamo uno staff piuttosto numeroso e a turni, anche quest’anno tutti abbiamo fatto le nostre ferie, nonostante la crisi e tutti i rincari, siamo tra i pochi che abbiamo comunque lavorato poichè da due anni a questa parte in nostro soccorso c’è stato l’aumento dell’e-commerce e nel nostro settore, ha comportato un certo incremento lavorativo anche nel periodo più buio ossia: il lockdown, in seguito invece da oggi in poi sarà tutto da vedere…
A parte ciò, personalmente come periodo di ferie per mia scelta non l’ho fatto consecutivo ma bensì ho aggiuto al weekend due o tre giorni o prima o dopo il fine settimana e così è stato sia per giugno che per luglio, agosto invece, ho lavorato direi abbastanza consecutivamente per motivi di effettivo lavoro e successivamente, per sostituire colui che chiamo affettuosamente “il mio capo” 😊 ma in compenso mi sono riservata l’ultima settimana per andare al mare.

A dire il vero ancor prima di questa metodologia di ferie, è da questa primavera che tra week e gite fuori porta sono sempre stata in un continuo via vai, in primavera ho fatto diversi week fuori porta mentre l’estate l’ho trascorsa nei luoghi più turistici dell’Appennino Emiliano e, nell’arco dell’anno, di tanto in tanto vi parlerò di alcuni di questi spostamenti sia in Appennino che delle gite fuori porta.

Girando appunto l’Appennino piuttosto per lungo e per largo, mi sono resa conto che in nessun luogo tra il più sperduto tra i monti o il più turistico, non ho mai trovato sul mio cammino un semplice raccoglitore da riporre l’incarto di una caramella, un fazzolettino di carta utilizzato etc. Sono sincera, mi sono stupita molto di questo e poi si parla di ecologia? Personalmente non è che la situazione mi abbia sgomentata più di tanto poichè da sempre anzi, fin dall’età più tenera, sono abituata che se non si trovano sul proprio cammino i piccoli contenitori degli scarti, gli altrettanti piccoli rifiuti li tengo in borsa intendo appunto quei piccoli rifiuti poco ingombranti e senza alcun odore come ho menzionato sopra.
A tale proposito però mi chiedo come possa essere possibile che i vari Comuni non provvedano a rimettere questi recipienti che a mio modesto parere, potrebbero contribuire notevolmente a mantenere le strade pulite in luoghi turistici poi, dove nei diversi periodi dell’anno vi è sicuramente un certo flusso di persone. Mah… i soliti misteri e sempre il solito “tutto contrario di tutto”… Mi sembra che il parlare a destra e a manca di ecologia, di rispetto per l’ambiente, d’inquinamento etc. possa essere in parte inutile se poi ai cittadini non si mettono a disposizione i semplici recipienti per i piccoli rifiuti i quali sono sempre esistiti.
Parlandone tra noi amici, c’è chi ha avanzato l’ipotesi (che forse poi tanto ipotesi non è) che la causa possa essere il costo del personale degli operatori ecologici e il voler risparmiare sulle assunzioni poichè per questi contenitori, vi deve pur essere un qualcuno che quotidianamente si occupi di svuotarli. Io invece vorrei essere meno critica (strano detto da me) e vorrei pensare che la causa possa essere invece la raccolta differenziata, poichè i vari contenitori che un tempo erano posizionati nelle strade pedonali, non aiutano la suddetta raccolta, va di logica che in quei raccoglitori al loro interno finisca un pò di tutto dai piccoli incarti di plastica, alla carta, ai mozziconi di sigarette etc. Meno male che in città e anche al mare di questi recipienti almeno per il momento, ve ne siano ancora… seppur in numero più ridotto rispetto a un tempo.


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