
Come ogni prima settimana del mese, il post di quest’oggi è dedicato al ricordo del nostro amico Filippo.
La poesia che ho scelto per questo mese è stata scritta da lui a Ottobre del 2020 e postata nel suo blog invece proprio nel mese di Aprile 2021 e precisamente il giorno 2. Se nel leggerla mi era piaciuta perchè me lo ricorda molto col suo sentire, con il suo esprimersi, nel notare la data del post mi sono ulteriormente convinta della scelta.
Buona lettura
Già che ci siamo (Lettera a Dio) Già che ci siamo stendimi un tappeto di farfalle copri le mie spalle con una coperta di stelle trasforma la mia solitudine in gaudente emancipazione nutrimi di dissomiglianza riparami la breccia nel cuore e fa che possa giubilare per la salvezza di questa catapecchia di fango e silicone. Già che ci siamo dissolvi le barriere i muri di cinta e i recinti rendici trasparenti da non poterci scernere per immagine o colore, deodora le cimici, rendi erbivore le zanzare e fammi vedere con la mia famiglia l’ultimo tramonto sul mare.
© 12/10/2020 Filippo Fenara


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