Appunto anche se… con tanta amarezza nel cuore, sconcerto e quuant’altro, come ogni venerdì voglio salutarvi, perchè voi non c’entrate niente con il mio malumore causato dagli avvenimenti che stanno accadendo, non è di certo colpa vostra e anzi, tanti di voi sono certa che provano le mie medesime sensazioni e a questo proposito allora, perchè negarvi il mio saluto? Anzi, quest’oggi vorrei che vi arrivasse più affettuoso che mai, più che mai vorrei che mi sentiate emotivamente, calorosamente vicina a tutti voi.
Personalmente come ben sapete non sono una poetessa, posso solo affidarmi alle poesie altrui e a tale riguardo, voglio postare una breve poesia di Bertolt Brecht dal titolo: “La guerra che verrà”
Nei suoi pochi e semplici versi l’autore vuole sottolineare che in ogni guerra tra i vincitori e i vinti vi è sempre e un solo comune denominatore: la sofferenza del popolo da una e l’altra parte. E voglio aggiungere che è proprio questo il malessere che tutti noi proviamo.
La guerra che verrà
non è la prima. Prima
ci sono state altre guerre
Alla fine dell’ultima
c’erano vincitori e vinti.
Fra i vinti la povera gente
faceva la fame. Fra i vincitori
faceva la fame la povera gente egualmente.
Come ogni fine settimana voglio appunto salutarvi ma oggi, saluto tutti voi con un affettuoso abbraccio e con una canzone che esprime molta dolcezza e il giusto romanticismo anche se in questo caso, il suo testo non ha nulla a che vedere con le guerre. By Giusy


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