
Sicuramente di ricordi tutti ne abbiamo di più belli e anche di più dolorosi, flashback che ci riportano indietro nel tempo del nostro vissuto, un tempo più lontano o anche più recente. Probabilmente in ognuno di noi vi è memoria o anche più di una, che la si ricorda più frequentemente indipendentemente che la sua rievocazione sia piacevole oppure più rammaricante.
La foto di cui sopra che già conoscete in tutte le salse in cui l’ho sempre fotografata, è né più e né meno il panorama del golfo di Le Grazie visuale dalla finestra del salone di casa dei miei genitori e successivamente, al loro trapasso, divenuta di mia proprietà. Il golfo di Le Grazie lo si può ammirare in tutta la sua interezza, il medesimo panorama che ho sempre nella mente e nel cuore, il quale ho pure memorizzato quando anni addietro, dovetti sottopormi a un intervento chirurgico in anestesia totale e ricordo che il dottore che mi avrebbe operato, mentre l’anestesista mi iniettata appunto l’anestesia, mi disse di pensare a a un bel luogo che conoscevo ed io mi addormentai proprio col panorama della foto di cui sopra rivedendomi gli anni addietro alla finestra che ammiravo il mare. Ogni qualvolta che nomino la parola mare, automaticamente i miei occhi rivedono la stessa immagine, una fotografia che avrò sempre nel cuore!!!
L’appartamento dei miei genitori era ed è al secondo piano di un palazzone di soli tre piani ma di alti volumi e situato nel centro del borgo, fu costruito alla fine dell’anno 1800 dal nonno di mia nonna. Palazzi che oggi come oggi non ne costruiscono più, con i loro sicuramente pregi, ma anche difetti in special modo il riscaldarli, a voglia di fare andare il riscaldamento… piccolo particolare, che ricordo molto bene…
L’abitazione di cui sopra è la stessa nella quale sono cresciuta e vi ho dimorato quasi in pianta stabile sino all’età di 26 anni tra andare e venire dovuti prima agli studi e successivamente al lavoro.
La stessa casa nella quale ho giocato negli anni della mia infanzia, medesima casa nella quale ho studiato da bambina e poi da adulta.
Quanti ricordi quando ancora penso a lei…
Seppur a malincuore, anni addietro mi sono ritrovata a dover scegliere di venderla, fortunatamente non perchè avessi problemi economici, ma più semplicemente perchè mi resi conto che non valeva la pena di sostenere dei costi così elevati per poi utilizzarla si e no quindici giorni all’anno, tra che era in zona considerata residenziale, tra le tasse varie notevolmente più salate perchè era la mia seconda casa, io all’epoca avevo il mio appartamentino e la residenza a Reggio Emilia, mi sono ritrovata che alla fin fine lavoravo per mantenere la casa al mare o quasi, spese davvero enormi… Avevo preso in considerazione anche di metterla in affitto, ma pure in questo caso avevo molte riserve, perchè era un appartamento di ampia metratura e, considerando che in paese per lo più in affitto sono richiesti gli appartamentini nel periodo estivo per le vacanze, insomma mi sono trovata un pò ingarbugliata sul da farsi, con mille dubbi e altrettante perplessità…
Quando si presentò il “problema” mi venne anche da piangere per il valore affettivo naturalmente, ma anche e soprattutto perchè mi sembrava di fare un torto ai miei genitori, e fu proprio in questo caso che venne in soccorso mio zio (il marito della famigerata zia di cui più di una volta vi ho parlato), il quale mi disse che non dovevo avere questi rimorsi poichè era l’occasione che una buona parte del capitale avrei potuto investirlo nella casa che desideravo da anni e anni, e che sarebbe stato soltanto uno spostamento di capitale, in questi termini non avrei mai dovuto farmene un cruccio e che praticamente avrei continuato a vivere nella casa dei miei genitori situata però in altra zona, dove sia io che mio marito lavoriamo e che poi sarebbe la nostra attuale zona di residenza. Lo zio all’epoca, mi fece notare che dovevo essere felice in primis perche avevo la possibilità di realizzare un sogno e che i soldi della vendita della nostra casa di sempre, non sarebbero andati sperperati e ricordo come fosse ieri, nello specifico lui disse: non li giochi mica al casinò col rischio di perdere il capitale!!! Ebbene queste parole dello zio mi hanno illuminata e difatti presi la decisione di venderla!!!
Ancora adesso quando vado a Le Grazie mentre passeggio e passo davanti a casa, mi viene sempre spontaneo di alzare lo sguardo alla finestra del salone dove ogni qualvolta che tornavo in paese c’erano i miei genitori affacciati oppure in inverno dietro ai vetri, ad aspettarmi e lo stesso ogni qualvolta che ripartivo!!!


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