Inizio la settimana parlandovi delle mie impressioni sull’ultima fatica di Paola Pioletti come da titolo “La casa di cera”
Prima di giungere alle mie impressioni, qui di seguito ricopio la trama del libro:
“Una fiaba per bambini o una parabola per adulti? Una bambina di nome C’era rischia di sciogliersi come cera ogni qualvolta il fuoco delle emozioni l’avvolge. Vive nella Villa dei Sospiri insieme ad altri bambini abbandonati. Adottata da una coppia di sposi che lei chiama Donatoridivita, identificando con un nome che evoca tutta la sua voglia di vivere: Donatori della sua nuova vita. Una vita che lei attende con tutta la voglia che il suo temperamento, ricco di fantasia, le permette di animare i suoi sogni e il suo bisogno di amicizia e amore. Non è facile per una bambina superare gli ostacoli che rischiano di rendere vane le sue speranze. Le vengono in aiuto due anziane e allegre signore, un pò visionarie, e le apparizioni di sua madre che la guiderà a superare i propri limiti senza tuttavia abbandonare le capacità di sognare. Imparerà a non sciogliersi? Certamente si scioglieranno pian piano gli adulti leggendo questa fiaba, che fiaba non è.”

Faccio subito una premessa: ancor prima di leggere questo libro, mi è sempre piaciuto lo stile di scrittura di Paola Pioletti, blogger che seguo, per cui ero molto incuriosita di leggere un intero suo romanzo. Le aspettative non mi hanno assolutamente delusa, questa narrativa mi ha travolta come un uragano. La trama è davvero coinvolgente ed emozionante, ricca di sentimenti e sensazioni che la penna dell’autrice riesce bene a descrivere e renderne partecipe il lettore. Personalmente l’ho letto tutto d’un fiato e quando sono giunta al termine della lettura, mi è anche dispiaciuto, penso che entrerà a fare parte di quei libri che di tanto in tanto vado a rileggere. Sono rimasta davvero ammirata da questa “fiaba non fiaba” come la stessa Paola la definisce, e credo che in tutta la trama venga fuori l’autenticità dei sentimenti puri della stessa autrice, riga dopo riga, pagina dopo pagina, ne sono rimasta davvero incantata.
È un romanzo molto profondo che sa fare riflettere sulle problematiche dei bimbi che vengono abbandonati, ma senza cadere in nessuna rettorica e tanto meno rendere la lettura ostica. Sa cogliere e spiegare in maniera dolce gli stati d’animo della protagonista, la sua fragilità, quella fragilita che si rispecchia in tutti coloro che hanno vissuto lo shock del distacco della famiglia.
Il suddetto libro oltre alla trama suggestiva, è corredato anche da immagini di disegni della stessa Paola che oltre ad essere una brava scrittrice è anche una superba disegnatrice. Inoltre il volume gode di una particolare impaginazione. Qui di seguito il link al suo blog e chi fosse interessato all’acquisto del libro qui su Amazon.
Paola nella stesura di questo libro ha avuto al suo fianco due grandissimi collaboratori. Per quanto riguarda l’editing Marcello Comitini, noto poeta e blogger il quale gode di tutta la mia stima, per quanto invece riguarda la parte grafica, la bravissima Giada anche lei blogger che ammiro in tutte le sue molteplici forme creative.
Prima di concludere vorrei precisare che le mie impressioni e i vari link che ho postato non sono di parte, ma sono soltanto frutto della mia onestà e soprattutto con me stessa, non riuscirei mai e poi mai a tradirmi scrivendo impressioni e menzionando altri blogger che non apprezzo, non ne sarei nemmeno capace.


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