
Un articolo che ultimamente ho letto, riguarda uno studio Giapponese sui benefici che apporta il bosco al nostro sistema immunitario, cellulare etc.
A dire il vero, la pulce nell’orecchio me l’avrebbe messa mio marito alcuni giorni addietro, senza specificare niente di preciso ma soltanto menzionando quanto vi ho appena scritto sopra.
Siccome sono curiosa come non mai e molto interessata al rafforzare il sistema immunitario visto i tempi che corrono, mi sono messa a fare delle ricerche al riguardo e qui di seguito, vi spiegherò cercando di essere abbastanza concisa e soprattutto senza parlarvi di numero delle varie statistiche inerenti agli studi che sono stati effettuati.
Il solo passeggiare un paio d’ore nel bosco è risaputo che comporta notevoli benefici al nostro fisico e sistema cellulare, ma non solo, a beneficiarne sarebbe anche il nostro stress, gli stati ansiosi, la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa.
Tutto quanto appena detto è stato dimostrato da uno studio Giapponese il quale afferma anche che il passeggiare in città non sarebbe proprio la medesima cosa, praticamente il bosco darebbe qualcosa di più…
I giapponesi la chiamano “Shinrin-yoku”, gli anglosassoni “Forest bathing” o ancora più semplicemente vengono descritti come “Bagni di bosco” e non si tratta altro che lo stare a contatto con la natura: camminare, sostare nel bel mezzo del bosco, respirare i suoi profumi, ammirare i suoi colori, ascoltare i suoi rumori…
L’attenzione va a ricadere su alcune sostanze volatili prodotte dal legno degli stessi alberi che si chiamano: “fitoncidi” e i “monoterpeni” sostanze aromatiche invece liberate dalle foglie degli stessi.
Diversi studi hanno dimostrato che potenziano le difese immunitarie, aumentando i globuli bianchi e, in particolare quelle cellule che sono chiamate “Natural killer” che sono coloro in grado di eliminare virus, batteri e cellule cancerogene.
I “fitoncidi” risultano essere composti volatili emessi dalle piante anzi più specificamente come detto sopra, dal tronco e dai rami di esse, proprio a scopo di autodifesa dai parassiti, vengono definiti come “pesticidi naturali” in grado di bloccare la crescita di cellule sgradite.
In inverno quando magari non è possibile recarsi nei boschi a fare queste benefiche immersioni, si può ricorrere all”aromaterapia naturale utilizzando gli olii essenziali.
Qui di seguito ve ne elenco tre da potere impiegare con le loro principali caratteristiche e rispettivi benefici:
Olio essenziale di Pino Mugo
Grazie al suo profumo fresco e balsamico, l’olio essenziale di Pino Mugo aiuta a liberare le vie respiratorie e a rafforzare il sistema immunitario.
Olio essenziale di Cedro Atlantico
Quest’ultimo è caratterizzato da una fragranza aspra e legnosa, dona energia e combatte la stanchezza psicofisica.
Olio essenziale di Picea Mariana
Allevia la stanchezza e il forte stress, riequilibrando i livelli energetici. Il profumo balsamico dell’olio essenziale di Picea Mariana è un toccasana per le vie respiratorie


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