C’è un momento, tra la fine e l’inizio dell’anno, in cui il tempo sembra trattenere il fiato. Un istante sospeso in cui possiamo ascoltare più chiaramente ciò che spesso, nel rumore dei giorni, resta in sottofondo: il desiderio di vivere con più presenza, più gratitudine, più verità.
Il nuovo anno non è una porta magica, ma un invito gentile. Ci ricorda che possiamo ricominciare ogni volta che scegliamo di farlo, che ogni giorno porta con sé un piccolo spiraglio di luce da seguire. E che la nostra forza non sta nei grandi propositi, ma nei passi quotidiani, quelli che nessuno vede ma che cambiano la direzione del cammino.
Che questo anno ci trovi con il cuore aperto e le mani libere. Che si possa riconoscere la bellezza nelle cose semplici, la pace nei gesti lenti, la gioia nei legami che nutrono. E che si possa custodire dentro di noi una scintilla di fiducia – quella che non fa rumore, ma illumina.
Buon anno a chi arriva fin qui, a chi riparte, a chi si rialza, a chi sogna ancora. Che il tempo nuovo ci porti ciò che ci somiglia e ciò che ci aiuta a crescere.



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