
Ebbene si, oggi per quanto possa sembrare strano fatto da me, la recensione è dedicata a un film.
Sere addietro poiché alla televisione non c’era nessuna emittente che trasmettesse qualcosa di interessante almeno per noi, siamo andati a stanare un disco esterno dove abbiamo tutta una raccolta di film che un tempo, mio marito quando lavorava in banca, i suoi colleghi più smanettoni di quanto sia lui (eh eh aveva trovato qualcuno che lo batteva) gliene avevano passato tutta una serie tra i quali uno che adoro in particolar modo che è appunto “Wall-e”, un film di animazione del 2008 diretto da Andrew Stanton; prodotto dai Pixar Animation Studios, in co-produzione con Walt Disney.
La pellicola è stata ideata e scritta dallo stesso Stanton insieme a Pete Docter e Jim Reardon, narra le vicende del robot Wall-e, che in un lontano futuro è l’unico abitante del pianeta Terra, ormai abbandonato dagli esseri umani a causa dell’eccessivo inquinamento e del continuo accumulo di rifiuti. Un giorno scende dal cielo un robot ad alta tecnologia di nome EVE. che lo fa innamorare e, in nome di questo amore, i due vivono un’avventura che cambierà il loro destino e quello dell’umanità.
Trama tratta da Wikipedia:
Nel 2105 il livello di inquinamento del pianeta Terra è altissimo, con la superficie terrestre ormai completamente ricoperta di immondizia. La BnL una grande azienda commerciale che ha preso in mano il governo del mondo, ha costruito una flotta di grosse navi spaziali, la cui ammiraglia è la Axiom, sulla quale l’intera umanità si è imbarcata per una crociera di cinque anni allo scopo di sopravvivere, mentre sulla Terra la BnL ha realizzato e messo in opera un esercito di robot chiamati “WALL-E” incaricati di fare pulizia, compattando i rifiuti in cubi. Tuttavia i robot pian piano si disattivano e nel 2110 la missione di rientro non può avere luogo, visto che il pianeta non è stato ripulito. Uno solo dei robot, tuttavia, rimane in funzione.
Nel 2805 WALL-E, l’ultimo della serie di robot originariamente presenti sulla Terra, continua imperterrito da 700 anni la sua opera di spazzino del pianeta, giorno dopo giorno, compattando e stoccando l’immondizia in cubetti che ha poi impilato uno sull’altro fino a formare enormi grattacieli di rifiuti. La sera, finito il suo lavoro, torna nella sua “casa”, il rimorchio di un autotreno, dove custodisce gli oggetti da lui ritenuti interessanti trovati nel corso delle sue operazioni di pulizia.
A rompere questa secolare routine, un giorno scende dal cielo un razzo che deposita sul pianeta un robot e WALL-E spera che ciò possa spezzare la sua solitudine. Il robot ha una forma a uovo ed è di un livello tecnologico molto superiore: può infatti volare e registrare immagini, è dotato di una discreta capacità di parola ed è armato con una potente arma a energia diretta. Quando incontra WALL-E, il robot proveniente dallo spazio si presenta col nome di EVE e gli dice che la sua direttiva è riservata. All’arrivo di una tempesta, WALL-E prende EVEe la porta nella sua “casa”: quando lui le mostra una piantina che aveva trovato fra le macerie, EVE, individuando che si tratta di un segnale di vita su un pianeta apparentemente morto, la prende, la chiude dentro sé stessa e si disattiva: la sua missione infatti era trovare una forma di vita vegetale sulla Terra, pianeta ritenuto ormai privo di vita. WALL-E, che ormai si è affezionato tantissimo, resta quindi alle prese con un robot inanimato, ma nonostante ciò continua a prendersi cura di lei sperando in un suo risveglio. Poco tempo dopo il razzo torna a prendere EVE, ma WALL-E non vuole lasciarla andare e, tentando di restare con lei, si aggrappa al razzo mentre questo decolla nuovamente. Il razzo arriva sull’astronave Axiom, dove gli esseri umani sopravvivono da settecento anni in un ambiente lussuoso, senza compiere il minimo sforzo fisico, al punto che sono tutti diventati obesi e incapaci di deambulare autonomamente. Le persone sull’Axiom si spostano su poltrone fluttuanti tramite le quali possono anche nutrirsi e comunicano solo parlando attraverso schermi olografici. Sull’astronave, EVE viene riattivata e portata dinnanzi al capitano B. McCrea per comunicargli di aver scoperto che sul pianeta Terra può ricrescere la vita e quindi che il momento di riportare a casa l’umanità è giunto. All’apertura EVE risulta vuota, quindi pensa che WALL•E abbia la pianta, ma lui non ne sa niente. Il capitano suppone quindi che la sonda sia difettosa e la spedisce al reparto riparazioni insieme a WALL-E, il quale viene messo in una cella con raggi laser, mentre EVE viene spenta e portata al reparto riparazioni. Vedendo che EVE è oltre il vetro, WALL-E pensa che i robot tecnici stiano torturando l’amata, quindi tenta di raggiungerla e liberarla, ma così facendo apre le celle di tutti i robot difettosi, che lo portano in trionfo come loro salvatore. Ben presto, però, il gruppo viene raggiunto dai robot di pattuglia, i SECUR-T, WALL-E ed EVE vengono fotografati nell’istante in cui quest’ultima si stava rimettendo a posto il braccio laser che il piccolo robot le aveva staccato, quindi vengono etichettati come robot ribelli e ricercati in tutta la Axiom. EVE, infuriata, decide quindi di riportare WALL-E sulla Terra con una capsula di salvataggio, ma lui si rifiuta di partire senza EVE. I due, però, devono nascondersi da GO-4 il robot capo dei SECUR-T, che nasconde la pianta in una capsula in cui attiva l’autodistruzione e la lancia nello spazio, quindi EVE comprende che non è stato WALL-E. Quest’ultimo tenta di salvare la pianta, ma rimane chiuso nella capsula, che esplode, facendo pensare a EVE che il robot sia andato distrutto. Tuttavia, WALL-E riesce a fuggire in tempo e torna da lei usando un estintore come un jetpack. In quel frangente EVE dà un “bacio” a WALL-E (ovvero genera una scarica elettrica tra di loro), che lo lascia stordito. I due robot rientrano quindi nella nave e WALL-E tenta di stringere la mano a EVE, però la sonda non ha tempo e resta fedele alla sua direttiva, quindi raccomanda a WALL-E di restare nascosto per evitare altri guai mentre lei va a consegnare la pianta al capitano, il quale è entusiasta all’idea di tornare sulla Terra. Decide quindi di dare un’occhiata alle riprese fatte da EVE durante la sua permanenza sul pianeta e scopre a malincuore che la Terra non è verde e fertile come sperava, ma vedendo la pianta si rende conto che c’è ancora speranza di vita sulla Terra ed è sufficiente che gli uomini si diano da fare per farla rinascere prendendosene cura. Dal suo canto, invece, EVE nota tutte le attenzioni che WALL-E le ha riservato, in quanto, anche quando lei si era spenta, la sua telecamera aveva continuato a registrare consentendole di vedere cosa WALL-E ha fatto per lei, e capisce veramente che WALL-E è innamorato di lei e che ha voluto farglielo capire dall’inizio. Il capitano intanto chiama il suo robot copilota/timone AUTO e gli ordina di aprire l’Holodetector, un dispositivo situato sul ponte principale, per inserirvi la pianta e dare inizio all’esodo dell’umanità; AUTO, però, sulla base della decisione presa nel 2110 dal presidente della BnL, si rifiuta, rimanendo dell’idea che sulla Terra la vita sia rimasta insostenibile e che l’umanità dovrà rimanere nello spazio. Temendo che la rivelazione della sua segreta direttiva possa mettere in atto una rivolta, AUTO mette in scena un ammutinamento: la pianta viene sottratta da GO-4, che la getta nello scarico dei rifiuti, dove viene fortunosamente recuperata da WALL-E. AUTO allora usa il suo taser per fondere la memoria centrale del robot, che cade privo di sensi e con la pianta al suo interno nello scarico dei rifiuti insieme a EVE, che viene spenta. EVE si risveglia in una montagna di rifiuti e sia lei che WALL-E vengono raccolti da due enormi robot incaricati di compattare i rifiuti in enormi cubi e gettarli nello spazio. I due riescono a salvarsi in tempo grazie all’intervento di M-O , “Obliteratore di microbi”, un ossessivo robot pulitore che stava inseguendo WALL-E da quando era giunto sulla Axiom in quanto ricoperto di “agente contaminante”. Mentre M-O pulisce WALL-E e fa amicizia con lui, EVE cerca una memoria sostitutiva per WALL-E, ma non ne trova nessuna; il robot le consiglia allora di portare la pianta all’Holodetector e tornare sulla Terra per portare a termine la sua direttiva, ma la sonda gli fa capire che ora la sua direttiva è cambiata dato che è innamorata di WALL•E, il quale inoltre le fa notare che una volta sulla Terra potrà ripararlo. I tre robot allora ritornano sulla Axiom e si dirigono all’Holodetector, mentre AUTO affronta il capitano, manda i SECUR-T a braccare i robot e tenta di chiudere l’Holodetector; WALL-E blocca la chiusura rischiando di rimanere schiacciato, mentre EVE è aiutata dai “robot ribelli” e dagli umani a recuperare la pianta. Il capitano nel mentre riesce ad alzarsi in piedi e ad afferrare AUTO, per poi disattivarlo e assumere il controllo manuale dell’astronave, dirigendola verso la Terra con un ipersalto. WALL•E è rimasto gravemente danneggiato mentre tentava di tenere aperto l’Holodetector e sembra non funzionare più. EVE riesce a riattivarlo una volta sulla Terra, cambiando i suoi componenti con quelli che lui teneva di riserva a “casa sua” e poi caricandolo esponendolo alla luce del Sole, modo in cui il robottino ricaricava le proprie batterie quando necessario. WALL•E si risveglia, ma non ricorda più niente e comincia a compattare i rifiuti. Caparbiamente, EVE tenta di fargli tornare la memoria, ma ogni tentativo sembra vano e, affranta, lo tiene per mano e lo “bacia” nuovamente. Mentre EVE se ne va vede che però la sua mano è incastrata in quella di WALL-E, che lentamente ricambia e stringe a sua volta la mano di EVE: tra lo stupore e la felicità generale, WALL-E ha riacquistato la memoria e può stare finalmente assieme all’amata EVE mentre l’umanità, dopo 700 anni, può ricominciare una nuova vita sulla Terra, aiutata dai robot della Axiom.
Oltre che a essere un film animato ha di suo l’essere un film di fantascienza e magari non a tutti può piacere il genere ma, per quanto mi riguarda, mi ha conquistata e non poco e difatti, è più volte nell’arco degli anni che lo guardiamo.
A mio avviso la pellicola combina una buona animazione con una trama originale che riesce a coinvolgere lo spettatore. E’ anche ricco di humor, azione, emozione e di messaggi profondi e, non a caso, in primis tratta l’argomento dell’inquinamento e quanto ne conseguirà…
Per quanto mi riguarda, Wall-e è un personaggio adorabile, che riesce a esprimere i suoi sentimenti con poche parole e gesti. Eve è una robot determinata e coraggiosa, che si affeziona a Wall-e nonostante le sue differenze.
Non vi è alcun dubbio che il film voglia essere una critica alla società consumistica e alla conseguente distruzione dell’ambiente, facendolo però con delicatezza e speranza. Vuole mostrare anche il valore dell’amore, dell’amicizia e della libertà in maniera tenera ma senza sdolcinatezze. Wall-e è un film sotto chiave simpatica che fa riflettere e, a mio modesto parere, effettivamente merita di essere visto sia dai grandi che dai piccini, è un capolavoro di arte e di messaggi eh ma giusto, io sono di parte poiché lo adoro!!!
Qui di seguito vi lascio il trailler


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