
L’estate appena trascorsa potrei dire di averla dedicata quasi interamente alla fotografia a infrarossi, non completamente ma una buona parte di essa certamente si, una tipologia di fotografia che non da tutti però è apprezzata.
Come al solito mi è venuta la smania di volere provare una tecnica nuova e l’infrarossi era una di quelle tecniche della quale ne ero completamente all’oscuro, così mi sono messa alla ricerca sul web di tutorial e informazioni varie. Naturalmente per applicare questo procedimento occorre nel metodo più semplice, acquistare un filtro a infrarossi e non crediate che sia un filtro come un altro tipo polarizzatore o ND, è ben più complesso il suo utilizzo senza contare poiché occorrono tempi piuttosto lunghi, sia necessario ogni qualvolta utilizzare il cavalletto e quindi, portarselo appresso.
Inizialmente di tutti i tutorial trovati in rete e settaggi vari appuntati e seguiti, i primi scatti sono stati piuttosto deludenti, poi ho scoperto che certi setting erano più adatti ai filtri infrarossi di densità inferiore al mio, io ho acquistato il più denso in assoluto anche perché le foto a infrarossi le prediligo in bianco e nero e quindi occorre un filtro come quello che è stata la mia scelta.
Gira che ti rigira partendo dalle nozioni trovate. modifica setting di qua e di là sono poi arrivata a trovare la giusta quadra e che comunque, non è oro colato, come del resto per qualsiasi scena e tipologia di fotografia e anche in questo specifico, ogni volta a seconda della luce naturale e anche del soggetto, occorre comunque variare un qualcosina dei setting della fotocamera ma con l’esperienza ci sono arrivata sino ad ottenere delle immagini soddisfacenti e apprendendo una certa “padronanza” anche della fotografia a infrarossi che a mio avviso, è più che mai incantevole sia il guardarla che anche il realizzarla, è stato tutto un divertimento esplorare questo mondo a me sconosciuto.
Come detto inizialmente preferisco l’effetto infrarossi in bianco e nero, i filtri a infrarossi che permettono di ottenere risultati a colori non mi piacciono più di tanto anche perché necessitano una post produzione piuttosto aggressiva che non è di mio gradimento mentre invece col bianco e nero, non è così essenziale, occorre semplicemente il fare risaltare i bianchi ma con la giusta sovraesposizione questo passaggio in post produzione non è neppure sempre necessario come del resto è lo scatto che ho postato in apertura del post, avendo anche avuto la fortuna di avere il sole proprio alle mie spalle che illuminava completamente la scena.
Insomma tra informazioni errate non consone al mio filtro e quant’altro, ho dovuto piuttosto ingegnarmi prima di riuscire a realizzare qualche scatto decente, di prove e riprove ne ho fatte diverse anche perché dal monitor della Reflex non si comprende il risultato, lo si vede soltanto sul computer e quindi l’effetto ottenuto e gli errori… potevo rendermene conto soltanto quando ormai ero a casa e francamente, quando ho raggiunto il risultato desiderato sono sincera, è stata una gran bella soddisfazione e non mi sembra poco, in più mi ha fatto scoprire un mondo nuovo e affascinante, fatto di luci e ombre, di contrasti e sfumature, di atmosfere magiche e surreali e difatti, una volta imparate le giuste competenze, vi ho preso gusto a scattare in infrarossi ed è per questo che buona parte dell’estate è stata dedicata a questa tecnica fotografando mare, monti, laghi, piante etc.

Questo genere di fotografia mi ha permesso di esprimere la mia creatività dando una visione diversa della realtà che mi circonda. Mi piace l’idea di catturare ciò che l’occhio umano non può vedere e di trasformare il paesaggio in una scenografia più onirica e poi lo sapete, mi piace sempre sperimentare e cimentarmi in tutto ciò che per me è nuovo e il settore fotografico non è certo da meno in tutto questo.



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