
Ciao e Buon Anno a tutti!!! Ebbene si, riparto da questo post che giorni addietro Vittorio ha scritto e dal mio punto di vista, un post ricco di significato trovando la sua considerazione più che mai vera e profonda: “il bello di lasciare perdere”.
Questa ragionamento mi ha fatta riflettere e non poco, ripensando a quante volte personalmente l’ho messa in atto anche per cause non dipendenti esclusivamente da me. Per ogni qualvolta che ho espresso il dissenso o la rassegnazione per un qualcosa o un qualcuno che non facevano al caso mio e non saprei dire se quando presa la decisione sia stata più per una scelta di liberazione (alcune volte si, parecchio anche, propriamente in quelle situazioni più oberanti) oppure dettata dalla delusione che quelle situazioni mi avevano procurato.
Solitamente non amo perseguire con ostinazione quei contesti che non mi calzano a pennello e quindi credo che di tanto in tanto sia necessario saper dire basta, chiudere quella porta. In cuor mio, sono sicura che la mia scelta sia sempre stata fatta con una certa consapevolezza e responsabilità e mai dettata dall’impulso e alcune volte, anche con coraggio, quello che occorre qualora che si abbandona una qualsiasi situazione, è certamente un arrendersi davanti all’evidenza ma con la possibilità di aprire una nuova strada con nuove aspettative e opportunità.
Leggendo appunto il post di cui sopra, ho preso in considerazione che la mia rinuncia molte volte è stata anche di amara rassegnazione convinta che non avrei potuto inoltrarmi ulteriormente in quella circostanza e difatti, non mi sono mai pentita delle “rinunce” fatte anche se appunto, alcune volte rammaricanti, del resto ho anche sempre pensato che “chiusa una porta si apre un portone” e la vita di questa massima non mi ha mai fatta ricredere, per quanto mi riguarda se ne sono sempre aperte altre in una nuova veste purché non c’entrassero col cammino abbandonato ma regalandomi comunque, nuove soddisfazioni sia a livello personale e non.
Sono convinta che ogni qualvolta che ci si trova davanti a dover fare delle scelte se non addirittura il lasciare perdere alcuni frangenti, il nostro cuore sappia guidarci perfettamente per cosa sia giusto fare e cosa sia ottimale per noi stessi.


Scrivi una risposta a Emyly Cabor Cancella risposta