
Oggi è la giornata dedicata alla gentilezza e ci tenevo a dedicarvi un post proprio perché oramai in questo periodo così sgarbato, credo che sia necessario ricordare questa bellissima parola e imparare ad essere tutti un po’ più gentili nei riguardi del prossimo.
Il parlare di gentilezza racchiude quegli atteggiamenti che sicuramente saranno già stati menzionati da coloro che qui su Wp hanno pensato come me, di dedicare un post alla giornata odierna, me ne scuso non vuole essere un plagio a niente e a nessuno, le maniere per mostrarsi gentili sono poche e semplici e alla portata di tutti.
Questa ricorrenza è nata nel 1998 in Giappone, eccome avrebbe potuto essere diversamente essendo loro un popolo più che mai delicato e gentile? Diffondendosi poi in tutto il mondo, qui in Italia è sopraggiunta nel 2000.
Lo scopo di questa celebrazione è quello di ricordare l’importanza di quanto i gesti affabili facciano bene alle persone e non soltanto a chi riceve un gesto cortese ma bensì anche coloro che questo gesto lo donano.
Non è poi così difficile manifestare di essere persone gentili, alle volte basta una carezza, un sorriso una frase o un gesto garbato… sono davvero tanti i modi in cui si può mostrare la gentilezza, basta essere cortesi, pazienti, il rispetto verso il prossimo, la cura, sapere ascoltare i bisogni e le necessità altrui, tutti quei piccolissimi richiami che non ci costano nessun sovraccarico ma per le persone che ci circondano valgono veramente tanto, non a caso Platone diceva: “Sii gentile perché ogni persona che incontri sta già combattendo una dura battaglia” per ricordarci che ognuno di noi ha delle difficoltà da affrontare nella vita ed essere carini, e cortesi con gli altri rende queste battaglie meno dure.
La gentilezza è anche essere altruisti, generosi e disponibili col prossimo, la gentilezza è una pratica di attenzioni e buone maniere che ci rende tutti migliori e credo che andrebbe rammentata ogni giorno.
Per completare il post in onore della gentilezza, dedico a questa commemorazione una poesia di Mariangela Gualtieri che a mio modesto avviso, racchiude in tutte le sue forme l’amore per gli altri e per sé stessi, quell’amore che è essenziale provare nei riguardi di tutto il mondo che ci circonda.
Sii dolce con me Sii dolce con me. Sii gentile. È breve il tempo che resta. Poi saremo scie luminosissime. E quanta nostalgia avremo dell’umano. Come ora ne abbiamo dell’infinità. Ma non avremo le mani. Non potremo fare carezze con le mani. E nemmeno guance da sfiorare leggere. Una nostalgia d’imperfetto ci gonfierà i fotoni lucenti. Sii dolce con me. Maneggiami con cura. Abbi la cautela dei cristalli con me e anche con te. Quello che siamo è prezioso più dell’opera blindata nei sotterranei e affettivo e fragile, tiepido. La vita ha bisogno di un corpo per essere e tu sii dolce con ogni corpo. Tocca leggermente leggermente poggia il tuo piede e abbi cura di ogni meccanismo di volo di ogni guizzo e volteggio e maturazione e radice e scorrere d’acqua e scatto e becchettio e schiudersi o svanire di foglie fino al fenomeno della fioritura, fino al pezzo di carne sulla tavola che è corpo mangiabile per il mio ardore d’essere qui. Ringraziamo. Ogni tanto. Sia placido questo nostro esserci – questo essere corpi scelti per l’incastro dei compagni d’amore. Mariangela Gualtieri


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