Grotta Byron e Lord George Gordon Byron


Fotografia personale

Ciao a tutti!!! Giorni addietro stavo guardando le fotografie che ho fatto nel mese di Novembre a Portovenere e rivendendo il tramonto che ho immortalato dalla Grotta Byron nell’immediatezza mi è tornata alla mente la leggenda che racconta Lord George Gordon Byron alla Grotta appunto a lui intestata. Secondo un aneddoto infatti Byron, il poeta maledetto, il libertino, il giramondo inglese, emblema della libertà e della ribellione di una nuova generazione di artisti, si tuffò nella acque circostanti la Grotta, sfidando il mare a nuoto per otto chilometri per raggiungere il collega, poeta Shelley, quando venne a sapere che questo soggiornava proprio nella vicina Lerici. Portovenere e la sua Grotta per questo racconto, sono sempre state associate al poeta che era ispirato dal luogo e dove si rifugiava per scrivere i suoi componimenti.

Nella realtà invece, sembrerebbe che le cose non stiano proprio così; è vero che George Gordon Byron amava l’Italia dove ha anche vissuto a Venezia per tre anni, ha visitato luoghi come Milano, Roma passando per Ferrara successivamente si trasferì a Ravenna per poi rifugiarsi a Pisa assieme alla sua amante Teresa Gamba. Nell’anno 1822 Byron abbandonò il Granducato di Toscana per andare a vivere vicino a Genova e precisamente nella cittadina di Albaro. All’epoca non esistendo ancora un itinerario carrozzabile per Genova, si dovette imbarcare a Lerici. Ma si sentì male, era febbricitante, reumatismi e bile lo tormentavano e a causa di questo malessere, fu costretto a passare quattro giorni d’inferno confinato, come lui affermò, nel peggior letto della peggiore locanda di Lerici Quella circostanza fu la sua unica volta di momentanea sosta nel golfo spezzino. Nella realtà Lord Byron non passò e né mai visitò Portovenere. Nonostante questo la Grotta è a lui dedicata per via di una lapide bilingue che è murata al suo ingresso e che cita che il Lord trasse ispirazione dal luogo per la descrizione della caverna del Corsaro, il suo celebre poemetto. Non si comprende come questa inezia sia nata e del suo perché; Alberto Scaramuccia autore che da diversi anni si occupa di tematiche legate alla migliore conoscenza del territorio spezzino, ha una spiegazione e afferma: per una terra come la nostra che non ha una sua epica, tutto fa brodo per costruire una saga che in qualche misura la nobiliti.

Qui di seguito alcuni versi di George Byron dedicati all’Italia facente parte del poema in quattro canti “Childe Harold’s Pilgrimage”. Il poema è una trasformazione dei viaggi che Byron intraprese realmente  dapprima Portogallo e Spagna, poi nell’Egeo e infine in Italia. E proprio all’Italia è dedicato il canto IV, raccontando il nostro paese con il suo patrimonio monumentale, memoria letteraria, sapienza artistica e superiorità paesaggistica che rappresentano ai suoi occhi, l’essenza stessa della classicità e della poesia. Ma dell’Italia il poeta coglie anche le sue fragilità, descrivendo un paese schiacciato dal peso della sua tradizione, incapace di inseguire una vera e profonda innovazione.

Con tutti i suoi peccati, devo dire 
che l’Italia mi piace, mi piace 
vedere il sole splendere ogni giorno, 
e le viti non piantate su un muro, 
ma abbarbicate ai tralicci, fondi 
d’opera dove la gente accorre 
quando una danza chiude il primo atto, 
tra vigne rosseggianti come in Francia. 

Galoppare nelle sere d’autunno,

senza che il mio lacchè si leghi ai fianchi
il mio mantello, in vista della pioggia,
e so che se mi tagliano la strada
nei fascinosi viottoli, nel verde,
sono allegri carretti traballanti
e pieni d’uva rossa: che paese!

46 pensieri riguardo “Grotta Byron e Lord George Gordon Byron

      1. eh si ci credo, già anche ai miei tempi si studiava ancora in biblioteca, ricerche sull’enciclopedia Motta etc, ora invece è tutto molto più semplice, però credo che forse forse le nostre ricerche rimanevano più impresse perché si scrivevano a mano oggigiorno invece, è tutto un copia e incolla e poi puoi leggere la ricerca tutte le volte che vuoi ma scivola via dalla memoria più facilmente.

        Piace a 2 people

    1. Ma sai che anch’io ne sono rimasta piuttosto stupita di questo e invece è proprio così, ho avuto modo di conoscere lo scrittore che ho citato nel post, ed effettivamente è proprio così me lo ha confermato lui personalmente!!!

      Piace a 1 persona

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...