
Giorni addietro mia cognata mi parlava della cura che ha iniziato prescritale dal dottore, la medesima cura che un tempo feci anch’io. Mi raccontava dei vari sintomi che le sta procurando e difatti le ho confermato che tali sintomi sono impliciti della stessa cura. Nell’usare il termine “impliciti” ho notato che lei ha fatto uno sguardo strano che lì per lì non avevo nemmeno colto più di tanto, se non fosse stato che mi dice: ma come parli difficile oggi!!! Al che mi sono subito corretta usando il termine “che è una conseguenza” etc.
Per quanto a mio modesto avviso la parola “implicita” non mi risulta essere un parolone di quelli difficili, forse non lo si cita spesso, comunque non ci crederete, ma mi sono sentita quasi una che se la vuole tirare, cosa che non fa parte assolutamente del mio essere né in quanto a persona e tanto meno quando dialogo oppure scrivo. Ho sempre cercato di essere semplice in tutto per tutto e di rimanere fedele alla promessa che da bambina feci a mia nonna ossia: di essere sempre acqua e sapone senza mai ostentare un domani la mia cultura, posizione sociale etc…
Difatti la mia povera nonna diceva sovente che (uso il suo termine) a darsi delle arie da saputello si può mettere in difficoltà le persone meno colte.
Sinceramente faccendomi un’esame di coscienza, credo di avere sempre rispettato questa promessa fattale e di avere costantemente osservato i suoi buoni insegnamenti. Detta così potrebbe sembrare che io sia cresciuta senza i genitori ma soltanto con la nonna, invece no: fortunatamente ho avuto la costante presenza dei miei genitori i quali mi hanno sempre ben custodita e anche assecondato sia da bimba che da grande, e il punto è proprio e sempre stato questo poichè figlia unica, mia nonna la quale viveva con noi, temeva che da grande potessi diventare un po’ troppo viziata e piena di me ed è per questo che mi faceva le raccomandazioni e tra le tante, vi era appunto anche quella di non perdere la mia semplicità nonostante un domani se avessi studiato, avessi avuto e conquistato nella vita anche una posizione sociale più rilevante. Su questi due punti mia nonna è sempre stata molto incalzante tanto è vero che come sopra ho detto, sin da bambina me lo fece promettere.
Credo che la mia povera nonna nella saggezza dei suoi anni accumulati, avesse ragione eccome!!! Anch’io sono dell’avviso che sia nel modo di presentarsi fisicamente, nel modo di dialogare, di porsi etc, la semplicità ripaga sempre, si risulta essere autentici e anche più simpatici. Con questo però quando parlo con persone del mio stesso settore e ambito lavorativo, sinceramente anch’io metto in uso dei termini più consoni alle nostre conoscenze del settore del quale abbiamo studiato e nel quale lavoriamo, credo che sia logico almeno il saper sostenere e il mettersi alla pari in un dialogo con persone che hanno le medesime preparazioni e competenze, sempre però con una certa moderazione e senza per forza pavoneggiarsi.
Come in tutte le cose, credo sia importante innanzittutto valutare con chi si ha a che fare e poi inserire una buona parte di equilibrio e buon senso.
Concludendo il post essendo venerdì, auguro a tutti voi un felice weekend. By Giusy


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