
Dopo diverso tempo che non leggevo un libro cartaceo, dietro suggerimento di mon amour, ho acquistato il libro: “L’amore in barattolo” di Raffaele Di Dato. Purtroppo non essendo in formato eBook, ho dovuto acquistarlo in formato cartaceo (per la gioia delle librerie di casa stra colme).
Prima di passare alle mie impressioni, qui di seguito vi posto pari pari la sua trama:
“Giulio, giovane e affascinante informatico quarantenne, ritorna per le vacanze estive nel suo paese d’origine, presso la Costiera Amalfitana, dopo una travagliata separazione lasciandosi trascinare in appassionate avventure amorose. Tra ricordi d’infanzia e vecchie amicizie, però, muore una giovane donna: Giulio si troverà coinvolto in un misterioso intreccio tra malavita locale e forze dell’ordine che lo sconvolgerà. Un giallo che si combina proprio come un algoritmo informatico, senza lasciar trapelare fino all’ultimo alcun indizio”.
Inizio subito dicenro che il libro è scritto bene e anche in modo fluido. Di tanto in tanto mi ha fatta anche sorridere per una certa ironia che contempla. Oltre a questo vi ho trovato delle riflessioni interessanti, tanto è vero che come mio solito, ne ho sottolineate le frasi e una di queste tempo addietro, l’avevo postata sul blog qui.
Da un altro lato invece, sono rimasta un pò delusa, non ho riscontrato il genere di giallo che piace a me. Proprio in quanto a narrativa giallo, l’ho trovato poco dinamico benché vi sia una certa dinamicità ma soltanto inerente alle ferie e alle relazioni amorose del protagonista… A dirla tutta mi ha quasi dato l’impressione di essere una sorta di diario di bordo, scritto bene quanto si vuole ma questa è stata la mia impressione iniziale e direi che come tale, è rimasta per tutta la durata della lettura. Sono sincera, sono giunta alla fine del libro motivata soltanto che di tanto in tanto potevo trovare qualche chicca interessante da sottolineare, come vi ho già detto sopra. Sino all’ultima riga non si riesce a comprendere chi possa essere la causa dell’omicidio e delle varie avventure roccambolesche che capitano al suo protagonista e, in questo senso, ritengo invece che l’autore sia stato davvero geniale!!!
In tutta franchezza non posso dire che sono stata completamente rapita dalla trama, ma non mi sento neppure di dire che sia un libro totalmente da scartare. Sicuramente sono abituata a leggere trame gialle e thriller di un certo movimento fra indiziati, indagini e tutto ciò che è inerente al genere di lettura e probabilmente, la mia “delusione” è stata appunto dettata da quanto appena detto.
Come ogni venerdì auguro a tutti voi un buon weekend. By Giusy


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