Ciao a tutti, come vi avevo annunciato nel precedente articolo, oggi vorrei parlarvi dei Gruppi di Acquisto Solidale ossia i GAS poichè anch’io faccio parte di un gruppo della mia zona.
Con questo post vorrei spiegarvi la filosofia dei gruppi GAS, i principi, le condivisioni. Fare parte di un Gruppo di Acquisto Solidale, non è soltanto acquistare ma vi è ben altro… Spero di riuscire ad essere abbastanza esplicativa e anche nel limite del possibile riassuntiva perchè di cose da dire ve ne sono davvero tante.
Innanzitutto inizio col dirvi che i Gruppi di Acquisto Solidali nascono dall’esigenza di un consumo critico, equo e solidale.
Sono formati da un insieme di persone che decidono di unirsi per organizzare i loro acquisti, privilegiando i prodotti locali della filiera corta e i produttori che garantiscono non solo la qualità, ma anche dignità del lavoro all’interno delle loro aziende.
I prodotti che vengono così acquistati hanno spesso prezzi inferiori rispetto a quelli acquistati presso i punti vendita, e riguardano un’ampia fascia di beni: da quelli alimentari a quelli dell’abbigliamento.
I gruppi sono organizzati spontaneamente, e partono da un approccio critico al consumo e vogliono applicare i principi di equità, solidarietà e sostenibilità ai propri acquisti.
Il termine “solidale” è utilizzato dai Gas per distinguersi dal gruppo d’acquisto tout-court, (…che possono non presentare connotazioni etiche, ma essere solo uno strumento di risparmio).
L’aspetto etico, o solidale, di tali gruppi è quindi l’aspetto ritenuto più importante, che li connota come esperienze nel campo del consumo critico. Secondario, ma altrettanto fondante, è il richiamo all’importanza delle relazioni sociali ed umane, del legame con l’ambiente circostante e con le tradizioni agricole e gastronomiche.
Come avrete capito, i criteri che guidano la scelta dei fornitori (pur differenti da gruppo a gruppo) sono: qualità del prodotto, dignità del lavoro, rispetto dell’ambiente. E come già detto sopra, si pone anche grande attenzione ai prodotti locali, agli alimenti da agricoltura biologica od equivalenti e non solo, ma bensì anche agli imballaggi a rendere.
Esiste propriamente “Il Documento base dei Gas” il quale fa riferimento a quattro filoni per indicare motivazioni e linee guida per gli acquisti:
– sviluppare e mettere in pratica il consumo critico
– sviluppare e creare solidarietà e consapevolezza
– socializzare
– l’unione fa la forza
I principi di equità e solidarietà si estendono quindi:
– ai membri del Gas;
– ai produttori e loro lavoratori;
– ai popoli del sud del mondo;
– al rispetto dell’ambiente.
La struttura dei Gas è altamente flessibile e articolata. Nel vasto panorama dei Gas si trovano anche associazioni riconosciute, associazioni non riconosciute (fra cui numerosi sono i gruppi informali), cooperative del settore (botteghe del mondo) che trovano in questa forma un modo intelligente per acquistare quei prodotti che servono ai soci, possono essere organizzate territorialmente nei distretti di economia solidale. L’organizzazione degli acquisti e delle comunicazioni interne è altrettanto variabile, correlata ad esempio al numero o alla tipologia dei partecipanti, al luogo o alle scelte del Gruppo. Spesso i Gas utilizzano software creati appositamente per gestire gli ordini collettivi (software gestionale Gas).
Una esperienza che si avvicina come filosofia a quella dei GAS sono i mercati contadini che hanno lo scopo di valorizzare i prodotti locali e difendere i loro produttori, ossia quei mercati che gli agricoltori organizzano direttamente in città per vendere al consumatore finale i frutti della propria terra. In Emilia-Romagna ad esempio sono già numerosi mercati in cui i produttori agricoli vendono direttamente i loro prodotti.
La storia dei gruppi di acquisto inizia nel 1994 a Fidenza in provincia di Parm e prosegue nel 1996, quando viene pubblicata la Guida al Consumo Critico dal Centro Nuovo Modello di Sviluppo, dove vengono rilasciate informazioni sul comportamento delle imprese più importanti al fine di guidare la scelta del consumatore. Nel 1997 nasce la rete dei gruppi d’acquisto solidali (retegas).
Riassumendo Il Gas è un’alternativa, una scelta cosciente, un laboratorio di sperimentazione di idee e progetti che esprimano attenzione sociale e ambientale. I Gas nascono nella convinzione che si può cambiare il mondo dalla spesa in termini di inquinamento, risorse rinnovabili, sfruttamento della manodopera, allontanamento dall’attuale modello di consumo.
I PRODOTTI: vengono dalla nostra terra per quanto possibile e nella gran parte sono certificati BIO (si evitano prodotti chimici come concimi, diserbanti ecc.), sono prodotti di stagione.
I PRODUTTORI: preferibilmente sono piccoli ( per i quali conta più la manodopera che il capitale) produttori locali (meno spese di trasporto), equo-solidali (evitando lo sfruttamento dei paesi del Sud del mondo), rispettosi dell’ambiente (assenza di inquinamento, consumo limitato di risorse, riduzione degli imballaggi) e delle condizioni di lavoro degli addetti (evitando sfruttamento e condizioni di lavoro indecorose).
Per entrare a far parte di un GAS già esistente, basta collegarsi al sito nazionale http://www.retegas.org dove si possono trovare tutte le i formazioni in merito. Se nella propria zona di residenza non esiste alcun GAS se ne può costituire uno insieme ad amici, parenti e conoscenti interessati.
Quella dei Gas è una pratica “che fa ormai parte di uno stile di vita” e che ha come valori, prima della convenienza o del profitto, la solidarietà nei confronti dei produttori e dell’ambiente».
Grazie per questa informazione decisamente utile. Vado subito a dare un’occhiata. 🙂
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sì, anche qui è una pratica conosciuta, ma per chi sta in campagna come me, non sempre è comodo. Grazie comunque, mi documenterò meglio con il materiale che ci hai fornito.
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Grazie a te per l’ interesse. Non conosco la località dove tu risiedi, comunque sappi che spesso è volentieri anche nei piccoli comuni o frazioni vi è un Gruppo di Acquisto Solidale, come ad esempio nel mio caso che abito in provincia e nel mio comune esiste un gruppo Gas. Buona giornata 😉
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abito in campagna tra Pontedera ed Empoli. Ci sono dei gruppi Gas, ma non proprio vicinissimi
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Ah ok capisco che può diventate molto impegnativo
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Ne avevo sentito parlare e la trovo una idea facile da realizzare, intelligente, utile. Promossa!
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Ciao ottima descrizione, e ottima sponsorizzazione di questo stile di acquisto e di vita.
Io con alcune associazioni ci stiamo confrontando con i GAS e similari per un progetto di abbattimento nell’uso della plastica a livello domestico: dall’uso di detersivi concentrati al sistema di trattamento dell’acqua da bere (parliamo di un abbattimento del 70% della plastica), con la possibilità di guadagnarci economicamente attraverso gli acquisti.
Il tutto aiutando l’ambiente e creando una fonte alternativa di reddito al lavoro tradizionale.
Per chi interessato, disponibile a parlarne e presentare il progetto.
“Procuratevi di lasciare il mondo un po’ migliore di come l’avete trovato” (B.P.) (e io aggiungo) e se lo facciamo insieme, avremo un grande risultato
Ciao
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