
Ho sempre creduto che il piattino sotto alla tazzina del caffè fosse più che altro un utile decoro per appoggiare il cucchiaino e il pacchetto di zucchero.
Il caffè che lo si prenda al bar, in casa, in ufficio è dato di fatto che viene sempre servito col suo piattino, un dettaglio al quale neanche ci si fa più caso anzi, lo si dà per scontato.
Ultimamente ho scoperto che il piattino sotto alla tazzina del caffè è più che mai importante, un’importanza che non avrei mai immaginato. Uno dei motivi più rilevanti per cui viene usato è per gestire la temperatura del caffè, con la sua forma leggermente concava, aiuta a distribuire il calore della tazza bollente e far raffreddare il caffè più velocemente, evitando che la stessa si surriscaldi troppo e renda difficile il suo maneggio e questo, è particolarmente importante nei bar, dove il caffè viene spesso servito a temperature elevate. Il suo utilizzo ha inoltre un aspetto aggiuntivo ossia, quello di raccogliere eventuali gocce o schizzi di caffè che potrebbero cadere dalla tazzina andando a danneggiare con delle fastidiose macchie le superfici del tavolo, della tovaglia o della scrivania.
La tradizione di servire la tazzina di caffè col piattino, risale addirittura a secoli fa. Nel XVIII secolo, quando il caffè iniziò a espandersi in Europa, non venivano usate le tazze moderne che conosciamo oggi. Le persone bevevano direttamente da piccoli piatti fondi. Questo metodo non solo aiutava a distribuire meglio la temperatura, ma riduceva anche il rischio di scottarsi durante i primi sorsi. L'idea del piattino come "accompagnatore" della tazza nasce proprio in questo contesto.
Con il tempo, l'uso delle tazze si è affermato come standard per il consumo di caffè, ma il piattino ha mantenuto il suo posto, evolvendosi in un elemento di stile e funzionalità. Oggi fa parte del rituale del caffè, una piccola attenzione che riflette eleganza e cura nei riguardi di coloro al quale si offre. È un dettaglio che rende l’esperienza più raffinata e piacevole, un piccolo gesto che parla di ospitalità e tradizione. Nel galateo del caffè, inoltre, il piattino è considerato un accessorio indispensabile. È lì che si ripone il cucchiaino dopo aver mescolato lo zucchero o dove si poggia la tazza per evitare di lasciare macchie sulla tovaglia come già affermato sopra.
E’ curioso che invece nel caso del tè, il piattino o il coperchio della tazza hanno lo scopo inverso. Se per il caffè aiuta a disperdere il calore, nel tè viene utilizzato per trattenerlo il calore e favorire l’infusione delle erbe, preservando gli aromi. Questo confronto mette in risalto come un oggetto così semplice possa avere usi diversi a seconda della bevanda e della cultura.
Ciao Giusy, molto interessante questo articolo. Effettivamente nessuno pensa all'esatta funzione del piattino, tuttalpiù si pensa che serva per non disperdere gocce e appoggiare il cucchiaiono. :-)
Molto interessante, non ci avevo mai pensato. Sarà che non sono un bevitore di caffè o di tè...
Un caro saluto 🌹
in effetti sfuggono certe sfumature che a pensarci fanno la differenza, specie per il tè che per l'infusione richiede appunto un calore trattenuto. Il caffè invece ,almeno nel mio caso è consumato in fretta e a casa, dove evito il piattino e quando capita di berlo fuori noto che più nessuno lo serve bollente, è quasi sempre bevibile all'istante ( forse così liberi prima lo spazio del bacone :-) )
ciao Giusy
Daniela
Interessante questo uso del piattino, non lo sapevo proprio. Di solito non lo uso per me, anche perché non metto zucchero perciò non uso nemmeno il cucchiaino, ma lo offro sempre se ho ospiti.
A casa non uso mai il piattino. In ogni caso il caffè a me piace bollente