E già ci siamo! Siamo negli ultimi tre giorni del mese di Gennaio considerati da sempre secondo la tradizione popolare, "I giorni della merla", corrispondenti al periodo più freddo dell'anno.
Esistono diverse leggende che ne spiegano l'origine e tra queste, la più diffusa è quella che da origine a una merla dal piumaggio bianco che per ripararsi dal freddo, si rifugia in un cammino diventando nera a causa della fuliggine, ma ne esiste altresì una versione pavese che è piuttosto suggestiva.
La leggenda pavese, racconta di due giovani innamorati che vivevano sulle rive del Ticino e a causa di un inverno particolarmente rigido il fiume si ghiacciò completamente impedendo ai due innamorati di incontrarsi. Disperati per la lontananza, decisero di attraversare ugualmente il fiume ma ahimè, il ghiaccio cedette sotto il loro peso e i due giovani persero la vita nelle acque gelide. Dopo tre giorni di gelo intenso, tornò il sole a splendere sciogliendo il ghiaccio e restituendo i corpi dei due innamorati. La leggenda narra che sul luogo dove furono ritrovati, sbocciarono improvvisamente dei fiori, simbolo di rinascita e amore eterno.
Da allora gli ultimi tre giorni del mese di Gennaio (o secondo altre versioni gli ultimi due di Gennaio e il primo di Febbraio) vengono chiamati "Giorni della merla" in ricordo di questa tragica storia d'amore e del freddo che la causò.
Solitamente viene anche affermato che se questi giorni sono freddi, la primavera sarà mite e bella mentre, mentre invece se sono giornate calde, la primavera arriverà in ritardo.
La leggenda pavese è stata tratta da qui
Ciao Giusy, ti ho trata. :-)