
Torno a parlare di un libro thriller che mi ha catturato e non poco. In realtà è il quinto che leggo dell’autrice Angela Marson e della serie dedicata alla detective ispettore Kimberly Stone.
La scrittrice vive nella Black Country, in Inghilterra, la stessa regione in cui sono ambientate le sue narrazioni. Ha esordito nella letteratura thriller con “Urla nel silenzio”, bestseller internazionale ai primi posti delle classifiche anche in Italia. La serie di libri che vede protagonista la detective Kimberly (Kim) Stone ha già venduto 5 milioni di copie, e comprende: Il gioco del male, La ragazza scomparsa, Una morte perfetta, Linea di sangue, Le verità sepolte (Premio Bancarella 2020), Quelli che uccidono,Vittime innocenti e Il primo cadavere.
Sono particolarmente attratta dallo stile di scrittura di Angela Marson essendo scorrevole con capitoli brevi, carichi di tensione, che tengono incollati alla lettura fino alla fine e il libro, “Il gioco del male” pur essendo un thriller psicologico e non proprio tra i generi thriller quello da me preferito, devo invece ricredermi affermando che questo è davvero avvincente, il racconto si snoda su due casi entrambi terribili e odiosi per la loro incidenza su vittime deboli nella cui soluzione si impegnano la detective Kim Stone e la sua squadra.
Trama: Sembra un semplice caso di vendetta personale, ma l’omicidio è solo il primo di una serie di delitti che via via diventano più cruenti. È evidente che dietro tutto questo c’è qualcuno con un piano preciso da realizzare. Mentre le indagini si fanno sempre più frenetiche, Kim si ritrova nel mirino di un individuo spietato e deciso a mettere in atto il proprio progetto criminale a qualunque costo. Contro un sociopatico che sembra conoscere le sue debolezze, la detective Stone si rende conto che ogni mossa potrebbe esserle letale. E così, mentre il numero delle vittime continua a crescere, Kim dovrà riconsiderare tutte le tracce, perché con un avversario del genere anche la più remota pista va percorsa per fermare il massacro. E questa volta è una questione personale.
Cercando di non spoilerare e attenendomi alla trama di cui sopra la quale avevo letto prima di acquistare il libro, devo dire che dalle prime trenta pagine di lettura, mi pareva un libro che non facesse al caso mio e sinceramente, avrei detto che lo avrei trascinato come accadde ogni qualvolta che una trama non mi cattura e invece no, in questo caso sono stata avvinta più che mai.
Come ho appena detto sopra, il racconto si svolge sulle indagini contemporanee di due tipologie di crimini completamente diversi l’uno dall’altro ma di notevole rilevanza. Il libro inizia subito con l’arresto di un colpevole che a dire spregevole è utilizzare un eufemismo e già qua, tra il crimine trattato e tra l’inizio del racconto con la cattura, mi piaceva poco poiché mancava oltretutto anche l’effetto sorpresa. Già al secondo capitolo viene tirato in ballo un soggetto piuttosto ambiguo e da lì a poco si comprende perfettamente il ruolo che può avere negli omicidi che susseguiranno e vengono narrate le dinamiche che applica ai potenziali omicidi. Tutto questo lo si può comprende come ho appena detto, nelle prime trenta pagine di lettura. Nel primo crimine però durante le indagini salta fuori una probabile seconda persona per cui, il proseguimento delle ricerche si concentra tra interrogativi e interrogati senza nessun indagato ma è proprio nello scoprire il secondo personaggio e il suo ruolo al riguardo che diventa interessante e anche per il lettore più attento tra ipotesi varie, risulta essere piuttosto difficile se non addirittura improbabile, il poterci arrivare. Nell’altro contemporaneo caso di indagine per quanto, capitolo dopo capitolo venga svelato l’agire dell’inafferrabile personaggio, l’emozionante è che all’interno di queste dinamiche viene coinvolta e presa di mira nelle sue debolezze personali la detective Kim Stone anche lei con un passato non proprio roseo e per questo, con diverse ombre che la perseguitano e che stimolano il criminale alla sfida e alla possibile vittoria che vuole avere sulla stessa detective. Il racconto assume tutta una serie di eventi da diventare per Kim come un duello all’ultimo sangue per arrestare la serie di omicidi riservando al lettore un bel colpo di scena finale.
In conclusione posso affermare che il racconto ha un certo vigore dove la suspanse non manca di sicuro e potrei dire di averlo letto quasi tutto di un fiato, è una trama coinvolgente e travolgente come del resto lo è tutta la serie dedicata alla detective Kim Stone e la sua squadra investigativa almeno, per i cinque libri di questa serie che ho letto sino ad oggi.


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