Il fine settimana coincide col ponte di Ognissanti che include anche la ricorrenza dei defunti.
Purtroppo, tutti noi abbiamo perso o i genitori, o parenti, amici e conoscenti, per questa ricorrenza voglio condividere una poesia che possa essere un gesto d’incoraggiamento per tutti noi.
Credo fermamente nelle parole di questi versi, nonostante che a volte anch’io sono sopraffatta dalla malinconia per i miei cari che non sono più fisicamente con me. Sono umana e, come tutti, posso cadere nella tristezza quando penso a loro, specialmente durante le festività che ai miei cari anziani ho sempre dedicato con la consapevolezza che ogni anno poteva essere l’ultimo anno che erano presenti fisicamente ai vari festeggiamenti e prima o poi, questo ultimo anno inevitabilmente arriva.

Non restare a piangere sulla mia tomba,
non sono lì, non dormo.
Sono mille venti che soffiano,
sono la scintilla diamante sulla neve,
sono la luce del sole sul grano maturo.
Sono la pioggerellina d’autunno
quando ti svegli nella quiete del mattino…
Sono le stelle che brillano la notte.
Non restare a piangere sulla mia tomba,
non sono lì, non dormo.
(Canto Navajo)


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